Foto Premi di Merito Studenti ISISS

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domenica 15 novembre 2009

CoorCoGE: Terza Area Istituti professionali; licei

1. Il Co.Ge. del Galli segnala un problema urgente: dallo stato e dalla regione sono arrivati solo un terzo (ciascuno) dei fondi destinati all'organizzazione delle attività per la terza area.
Si tratta dell'area professionalizzante per quei ragazzi che, raggiunta la qualifica triennale, proseguono lo studio per il quarto e quinto anno nelle scuole di stato. Chi si iscrive si aspetta la realizzazione dell'offerta formativa promessa: si tratta di laboratori, stages, corsi specialistici inerenti la professione specifica.
In genere la progettazione del percorso avviene in collaborazione con esperti del mondo del lavoro o consulenti dei Centri di formazione professionale del territorio o di altre agenzie formative e la gestione didattica dell’attività formativa può utilizzare sia docenti sia esperti esterni. Si tratta per ciascun anno di 300 ore di lezioni di cui 140 di aula e 160 di tirocinio.

Al Galli vengono a mancare 18.000 euro su 55 mila dello scorso anno, ciò obbliga a ripensare l'offerta formativa promessa perchè non più fattibile. Infatti è impossibile confermare gli insegnanti esterni che integrano l'attività di stages e laboratorio con il percorso teorico.

Chiedono una verifica della situazione in tutti i professionali della rete. Succede anche da voi? Come si sta affrontando la questione?

Attualmente al Galli si sta pensando di allungare il periodo di stage per compensare in qualche modo il rispetto delle ore (300 l'anno) professionalizzanti, ma è indubbiamente un ripiego.

Il Comitato ha anche chiesto, attraverso lo sportello genitori dell'USP, maggiori informazioni anche dal provveditore. Nel frattempo i ragazzi sono a casa ogni sabato da inizio anno.

2. Il co.ge del liceo Lussana sta mobilitandosi per evidenziare la preoccupazione dei genitori di fronte ai cambiamenti introdotti dalla prossima riforma. In particolare il Lussana vede fortemente ridimensionati (li perderà?) gli attuali indirizzi sperimentali, in particolare i corsi a curvatura linguistica, naturalistica ed informatica, salvo riuscire a completare l'offerta con scelte autonome, in presenza di un ipotetico organico che lo consenta. Il timore molto forte è che si proceda ad un ridimensionamento dell'offerta formativa legato al tempo scuola ridotto. La riforma pare poter camminare esclusivamente sul volontariato, visto che anche per i fondi disponibili non c'è certezza. Sicuri sono solamente i tagli scritti a chiare lettere nella legge. Molte forme di flessibilità e collegialità rischiano di rimanere abbondantemente sulla carta.
Altri punti della riforma, come l'insegnamento di una disciplina in lingua straniera non sono stati commentati, per l'evidente inapplicabilità della norma
Chiedono fortemente, soprattutto, come tutte le Regioni e le istituzioni scolastiche e non, che decada la norma che coinvolge nel cambiamento anche le attuali prime: si troverebbero a dover obbligatoriamente accettare un cambiamento di offerta formativa in itinere, che gli studenti non hanno scelto al momento dell'iscrizione.
Se la richiesta arriva da più realtà ha maggior peso

Su queste due situazioni raccogliamo indicazioni / adesioni.
Marilisa Zappella (segreteria Coor.Co.Ge.)

1 commento:

pepia ha detto...

anche noi siamo nella stessa situazione (IPSIA Lombardi vercelli) ..Ma volevo chiedere..la terza area fa parte ancora del curricolo??Qualcuno dice di no..